INTRODUZIONE

La determinazione della posizione di un punto in ambiente e sulle carte richiede l’uso delle coordinate.
Queste possono essere espresse in gradi, le coordinate geografiche, oppure in metri con le coordinate cartografiche.
Chi per escursionismo, lavoro o attività di soccorso opera in ambiente usa principalmente le coordinate cartografiche in metri. Queste, per come sono definite, presentano delle limitazioni e delle linee di discontinuità formate dai meridiani di passaggio da un fuso all’altro.
Di seguito cercheremo di approfondire proprio come siano gestite le coordinate cartografiche in queste zone e come siano rappresentate nelle varie carte, dal palmare gps e dai software.

LE COORDINATE

Le coordinate permettono di identificare un punto sulla superficie terrestre oppure sulle carte. Queste possono essere espresse in gradi con le coordinate geografiche oppure in metri con le coordinate cartografiche.

Le coordinate Geografiche

Le coordinate geografiche sono espresse in gradi. indicano la posizione di un punto sulla superficie dell’ellissoide di riferimento.
In quanto esposto di seguito si fa riferimento ai datum geodetici WGS84 o ED50 ma lo stesso ragionamento può, con le opportune considerazioni, essere esteso al Roma 40 – Gauss Boaga.

Un punto sulla superficie terrestre è completamente identificabile con le sue coordinate geografiche:
Longitudine: si contta a partire dal meridiano di Greenwich verso est e varia da 0° a 360° (oppure -180 – +180°).
Latitudine: si conta a partire dall’equatore verso i poli. Varia fra 0° e 90° Nord verso il polo Nord e da 0° a -90° verso il polo Sud.

Esempio di coordinate del punto P:

  • Longitudine: 11° 25′ 32″ Est
  • Latitudine: 43° 10′ 22″ Nord
  • Datum: Europea Datum 1950

Le coordinate Cartografiche

Le coordinate cartografiche si ottengono con un procedimento di proiezione delle coordinate geografiche su una superficie piana.

Per minimizzare le distorsioni di questa operazione occorre frazionare la superficie del globo in molte parti, 60 fusi, e poi provvedere separatamente a proiettare ogni singolo fuso.

Il verde l’area in cui si trova l’Italia.

 

Fatto questo siamo poi costretti ad eliminare le aree polari dalla rappresentazione cartografica in quanto eccessivamente distorte dalla proiezione stessa:

Per l’area europea si ha questa situazione:

L’Italia è compresa in tre fusi, il 32 ed il 33, che ne racchiudono la maggior parte, ed il 34 per l’estremità meridionale della Puglia e nelle due fascve S e T.

Un punto espresso in coordinate cartografiche è del tipo:

  • Longitudine: 568.025 m
  • Latitudine: 4.586.320 m
  • Fuso: 32
  • Fascia S
  • Datun: WGS84

Occorre esplicitare il fuso in quanto in ogniune dei 60 fusi è presente un punto con queste coordinate.
Questo perchè la longitudine cartografica si misura all’interno del fuso di riferimento ed aumenta da sinistra verso destra.
Cerchiamo di comprendere meglio questo concetto.

Supponiamo di muoverci sul parallelo viola riportato sotto spostandoci da ovest verso est e indichiamo nel grafico il valore di Longitudine per ogni punto del parallelo. 
Si ottiene un andamento regolare ripetitivo dove, in ogni fuso, la longitudine parte da un valore minimo a ovest per arrivare al valore massimo ad est. Questo per 60 volte quanti sono i fusi.

Sempre dal grafico si vede come arrivando in prossimità del meridiano di cambio fuso la longitudine vari in modo brusco da un valore grande ad uno molto più piccolo. Questa è la discontinuità della longitudine che si ha sul meridiano di cambio fuso.

Prendiamo in considerazione il meridiano dei 12°, quello fra il fuso 32 e 33 che taglia verticalmente a metà la penisola italiana.

Vedremo come, in situazioni diverse, avremo anche rappresentazioni diverse. Diverse ma sempre coerenti con con il sistema di proiezione cartografica UTM che stiamo considerando.

LE COORDINATE CARTOGRAFICHE INDICATE DAL PALMARE GPS NELLA ZONA DI CAMBIO FUSO

Cosa succede quando con il gps ci spostiamo ed oltrepassiamo il meridiano di cambio fuso?

In questo caso vediamo che appena oltrepassiamo il meridiano le indicazioni sul gps passano al fuso successivo.

Prendiamo in considerazione la zona del Veneto, fra Padova e Venezia:

Supponiamo di essere sull’autostrada che da Padova si dirige verso Venezia. Questa attraversa il meridiano dei 12°, quello del cambio fuso da 32 a 33.

Vediamo cosa mostra il palmare gps in prossimità del meridiano di cambio fuso.

 

Nella carta di sfondo si vede la nosta posizione
Nello schermo del Gps a sinistra si leggono le coordinate cartografiche ed a destra quelle geografiche.
Sono stati evidenziati il fuso in cui siamo ed i gradi della longitudine.

Si vede come il fuso ed il valore della longitudine variano immediatamente al passaggio sul meridiano dei 12°. Il Gps indica sempre la longitudine del posto relativamente al fuso di appartenenza.

COME CAMBIARE LA PAGINA VISUALIZZATA

Nelle carte Igm è sempre presento il reticolo cartografico e l’indicazione delle coordinate cartografiche sul bordo carta.
Nel caso in cui l’area rappresentata includa anche il meridiano di cambio fuso sul bordo carta saranno presenti l’indicazioni delle coordinate di entrambi i fusi con colori diversi per distinguerli.

La carta sotto rappresenta una zona dell’Umbria in cui si ha il passaggio fra il fuso 32 ed il 33.
Le coordinate sul bordo carta in blu sono quelle del fuso 32.
Quelle in magenta sono quelle del fuso 33.
Il reticolo tracciato è solo quello del fuso33. Se occorre anche quello del 32 dobbiamo tracciarlo noi con un righello prendendo come riferimento le tacche blu sul bordo carta.

Igm fa una estensione su tutta la carta del reticolo 33 anche nell’area del fuso 32.
In questo modo è più semplice lavorare con gli strumenti cartografici e l’indicazione delle coordinate nell’area di lavoro.

Purtroppo avremo dei problemi ad usarla con un gps in quanto questo fornisce sempre le indicazioni esatte.
Appena passiamo da un fuso all’altro anche le coordinate cartografiche passano da un fuso all’altro.

In questo caso nella porzione di carta del fuso 32 ci troviamo ad avere il reticolo del fuso 33 mentre il palmare gps ci indica le coordinate del fuso 32.
Non riusciremo a far combaciare le due informazioni.

LE COORDINATE CARTOGRAFICHE NELLE MAPPE ESCURSIONISTICHE

Le mappe ad uso escursionistico servono per muoversi in ambiente. Quando siamo in ambiente poi usiamo il gps per determinare rapidamente ed in modo accurato la posizione. Dato che il gps rileva le coordinate cartografiche effettive occorre che anche le mapper per escursionismo indichino le coordinate effetive di ogni punto senza ricorrere all’estensione del reticolo come riportato sulle mappe Igm.

In questo caso a ovest ed a est del meridiano i fusi sono diversi in accordo a quanto indicato dai palmari gps. Vediamo ad esempio come indica la zona di passaggio fuso la Tabacco sulla sua carta della zona della Marmolada:

Nell’angolo in basso a sinistra riporta l’indicazione del datum geodetico e dei due fusi compresi nella carta, il 32 ed il 33.

Nella zona del cambio fuso è riportato il meridiano dei 12° e l’indicazione del fuso 32 e 33. Si vede poi l’ultima linea del reticolo del fuso 32, la linea della longitudine 731.000 e la prima del fuso 33, la 269.000.

LE COORDINATE CARTOGRAFICHE CON GOOGLE EARTH

Google Earth è in grado indicare sia le coordinate geografiche che quelle cartografiche. PEr selezionare la visualizzazione di quelle cartografiche occore impostrale da menu’ Strumenti –> Opzioni. Dopo aver selezionato UTM e confermato con OK in nella barra in basso a sinistra compèariranno le coordinate cartografiche relative alla posizione corrente del cursore.

Le coordinate indicate sono quelle effettive della posizione del cusrsore coincidenti con quelle che indicherebbe un gps un quella posizione.

LE COORDINATE CARTOGRAFICHE CON OKMAP

Okmap visualizza in basso le coordinate del cursore. Se queste sono state impostate su UTM visualizza fuso e coordinate della posizione del cursore. Il reticolo sulla mappa qui’ sotto è disegnato sulla carta visualizzata, non è generato dal software.

Le coordinate indicate sono quelle effettive della posizione del cursore. E’ possibile far visualizzare ad Okmap il reticolo in sovrimpressione alla mappa ma solo quello di un fuso. Possiamo impostare la visualizzazione del reticolo cartografico del fuso 32, in blu:

Oppure quello del fuso 33:

Il software non è in grado di gestire la visualizzazione della zona di cambio fuso visualizzando i due reticoli differenti contemporaneamente ma le coordinate che mostra e considera per la generazione di entità gpx sono quelle effettive.